Scalare il ghiacciaio del Monterosa si può!

Si chiama il “Battesimo dei 4000 metri” e sì, è un’esperienza che ha il potenziale cambiarti la vita. 

Ha avuto il via anche quest’anno il progetto #Liberamentefemminile proposto da MonteRosa, iniziativa che si pone l’obiettivo di spingere le donne a dedicarsi alle proprie passioni, facendo gruppo tra loro in attività tipicamente maschili o comunque dove è l’uomo che traina. 

Un progetto decisamente Women power!

Potevo non andare a vivere l’esperienza e raccontarvela? E allora!

È un’attività che si fa in una giornata, si parte molto presto per poter arrivare in vetta al massimo verso mezzo giorno, poi diventa troppo caldo e quindi pericoloso.

Noi siamo partiti da Staffal con la prima ovovia alle 7:30 e abbiamo guadagnato quota con gli impianti arrivando ai 3.275 metri di Indren verso le 8:30 dove abbiamo incontrato la guida Anna Monari e siamo partite!

Il percorso è stato difficile. L’avvicinamento al ghiacciaio prevede una prima parte di scalata di una montagna rocciosa (circa 1.30hr).

Si indossano i ramponi e via a camminare sul ghiaccio! Una sensazione incredibile! La camminata sul ghiaccio è in salita, dura circa 2.30hr fino a raggiungere la cima decisa dalla guida (la scelta della cima da scalare può cariare in base al tempo e alle condizioni del ghiaccio).

Arrivati in cima si fa una piccola pausa, consiglio di portarvi qualche snack, e poi gambe in spalla si ritorna giù fino al rifugio Mantova – che dopo tutta quella fatica vi sembrerà un miraggio!

Questo dal lato pratico, invece dal punto di vita emotivo..

Lì scopri la vera te. Come il tuo corpo resiste alla fatica e allo sforzo continuo di camminare in salita 2 ore senza praticamente mai fermarsi. Come la tua testa reagisce emotivamente alla fatica. In cordata non si parla molto, nonostante tu sia in gruppo è un momento molto particolare perchè ti senti solo, mentre cammini ti puoi perdere nei tuoi pensieri e concentrarti su te stesso, ma allo stesso tempo sai che non sei solo, che c’è un filo che ti lega agli altri e che se mai avessi bisogno di aiuto, il gruppo c’è ed è lì con te. 

La montagna non è solo fisicamente provante,  la montagna è testa. Sul corpo si può sempre lavorare, basta allenarsi e prepararsi, ma la vera sfida l’ho vissuta a livello mentale. Puoi essere il più allenato del mondo, ma non serve se non hai la testa ed è li che scopri che i tuoi limiti, se quando preso dalla stanchezza o da un momento di difficoltà cadi in disperazione o se ti fai forza, se riesci a rimanere lucido nonostante la fatica, se non ti fai prendere dallo sconforto quando capisci che ok sei salito ma ora devi tornare giù con le tue gambe già doloranti…la montagna ti permette di metterti di fronte ai tuoi limiti, mentali e fisici. E anche solo per questo vale la pena di fare questa o simili esperienze. 

Ancora una volta il mio corpo non mi ha delusa, sono riuscita ad andare su, soffrendo e tornando con le gambe doloranti e distrutte ma ce l’ho fatta. Sono fiera di me perchè da anni lavoro da sola secondo il mio metodo di allenamento sul mio corpo e mai mi sono sentita così forte. Mentalmente ho resistito bene, ho avuto momenti in cui attraversando un crepaccio di 30m ho avuto timore, ma mi sono fidata della guida esperta e un pochino alla mia incoscienza. Queste esperienze si fanno con persone esperte, non da soli, mai lo avrei fatto da sola. MAI. Va bene l’adrenalina, il mettersi alla prova e sfidare i propri limiti, ma la sicurezza nostra e degli altri deve venire sempre prima di tutto.

E ora veniamo al secondo aspetto di questa esperienza, la natura. 

Ho seriamente pensato di non andare, partire per un’esperienza simile subito dopo la tragedia di qualche giorno prima…avevo il cuore appesantito. Ho riflettuto molto e sono arrivata alla conclusione che dovevo vedere. Dovevo vedere con i miei occhi cosa sta succedendo, cosa significa “scioglimento dei ghiacciai” cosa che ho sempre sentito dire in tv ma sulla quale, sentendo così lontana, non mi sono soffermata mai troppo. Ho pensato che il mio “potere mediatico” poteva essere utile a raccontare la realtà, perchè è facile dire ora “rispettiamo la natura e non andiamo sui ghiacchiai perchè si stanno sciogliendo” dopo averla danneggiata a lungo, dopo essersi sentiti sempre i più forti e solo ora che si sta ribellando e che ci fa sentire piccoli e impotenti. Io non lo so se si potrebbe fare qualcosa per salvare e sanare la situazione, ma spero che queste immagini possano farci riflettere, e che invece di farci sentire impotenti ci possano portare, nel nostro piccolo, a provare a ridurre il nostro impatto sul surriscaldamento globale. Io ho un’azienda che promuove il benessere a 360gradi, e non lo so se ci riuscirò, ma cercherò con tutte le mie forze di provare a creare qualcosa per avere un impatto positivo su questa situazione. Ecco perchè sono andata, perchè a nascondere la testa sotto la sabbia non avrei stimolato nulla di tutto ciò in me e magari anche in voi, e magari questi sono solo buoni propositi che mai porterò a realizzazione, che magari non cambieranno mai il mondo, ma che mi hanno avvicinato a una realtà che fino ad ora, nella mia ignoranza (non ho problemi ad ammetterlo) ho sempre visto troppo lontana da me. 

Andate. Non credo sia un’esperienza alla portata di tutti, ci vuole un fisico allenato e tanta forza mentale, ma è un’esperienza che consiglio fortemente a chi può. Per scontrarsi con i propri limiti e scontrarsi con l’urlo della natura. Andate perchè probabilmente tra qualche anno non ci sarà più l’opportunità di poter vivere un’esperienza simile, probabilmente i nostri figli sentiranno solo parlare dei ghiacciai nei libri di storia..andate, perchè questa è la nostra attualità e sì, io credo fermamente che nel nostro piccolo potremmo fare qualcosa di grande.

Guide esperte, sicurezza e voglia di aprire gli occhi, vi auguro di vivere un’esperienza che ha il potenziale di cambiarvi la vita. 

INFO UTILI:

Non partire senza:

  • Crema solare 50+
  • Occhiali da sole protezione 3+
  • Scarponi da montagna (si possono affittare)
  • Bacchette per camminare (si possono affittare)
  • Snack!

Tutte le partecipanti saranno omaggiate con merchandise Pink Experience di CMP, una limited edition del bracciale La Picca realizzato appositamente per

l’occasione e infine una beauty bag firmata L’Occitane! Infine parte del ricavato derivante dalla vendita delle Pink Experience sarà devoluto alla sede territoriale LILT della Valle d’Aosta.

Per tutte le informazioni e per prenotazioni scrivete all’ Agenzia Snow&Feelings • +39 0125 303111 • agenzia@visitmonterosa.com